The whole script, for those who don't want to play but want to find out about the legend (ITA)



Disclaimer: the following is just a super quick non-proofread translation I improvised from dialect to Italian only to allow those not familiar with the dialect to enjoy the adaptation!

Avventura nel Castel Beseno (?)
(Traduzione italiana dell'originale in dialetto trentino)

(Highlighted, the changes to the main story)

PROLOGO

Si narra nelle antiche leggende alpine del perduto Regno dei Fanes.
La regina e il suo popolo sarebbero nascosti da secoli sotto il Lago di Braies, assieme all'alleato popolo delle marmotte. Sono in attesa del suono delle trombe d'argento, grazie a cui potrebbero finalmente tornare in superficie.
Le leggende narrano inoltre di un antico tesoro nascosto sotto Canazei, che il re non sarebbe mai riuscito a trovare, nonché delle sue grandi ricchezze, accumulate sfruttando i nani silvani nelle miniere.

Vieni a conoscenza di questi racconti durante una serata in osteria e, complice qualche bicchiere di troppo, prometti a tutti i presenti che partirai alla ricerca di quei tesori. L'indomani, è ormai troppo tardi per ritrattare. Giammai rimangiarsi la parola data.

Ti rechi all'aeroporto di Mattarello, dove tieni il tuo aereo monoposto (non meno costoso della licenza di volo), e parti.
Direzione territori ladini, verso la tua grande avventura!

* AVVENTURA NEL CASTEL BESENO (?) *

Sei appena partito con il tuo piccolo aereo e sorvoli la val dell'Adige, nella zona di Trento.
Non hai neanche il tempo di prendere quota che:
- La bussola non funziona
- La radio di bordo capta soltanto Radio Maria
- Ti sei dimenticato il pranzo al sacco
- Il motore inizia a perdere colpi
- E i comandi non rispondono più!

Cominciamo bene! Stai precipitando!
Cosa facciamo?

+ Indossa il paracadute

Ma guarda, c'è un paracadute! Non l'avevo proprio visto! Giuro che d'ora in poi farò più attenzione e ti riporterò tutto quello che vedo.
Comunque, l'ho indossato.
Stai precipitando!

+ Salta

Per un pelo!
L'aereo si schianta mentre il tuo paracadute si apre. 

Scendi lentamente nella luce della sera. Sotto di te, la triste valle già in ombra nonostante siano appena le quattro del pomeriggio.
Il vento ti sospinge verso un vecchio castello di forma allungata che sospetti sia il castel Beseno. Mentre ripieghi il paracadute (sempre tenere in ordine i propri oggetti, mi raccomando!) inizi a guardarti attorno.

Sei nella piazza delle armi: un ampio piazzale quadrato di terra battuta, circondato dalle grigie mura di pietra.
Al centro del piazzale, una grande pietra piatta copre l'imboccatura di un vecchio pozzo.  In lontananza, si sentono dei lupi ululare.
Vedo un ponte levatoio, sollevato.
Vedo un portone chiuso.

+ Apri il portone
+ Entra nel portone

Il portone si chiude con forza, non ci passa più neanche un capello.
Sei nell'atrio; è spazioso, ma sei quasi al buio. I muri brillano quel tanto che basta a riconoscere i confini della stanza.
Una grande scalinata in marmo conduce al piano di sopra. Nonostante la luminescenza dei muri, è troppo buio per vederne la fine.
Sul soffitto, vedo uno stemma.

+ Guarda lo stemma

Riporta la scritta della casata: "Il forestiero cadrà"
D'un tratto, una botola si spalanca sotto i tuoi piedi.
Ti trovi nelle segrete del castello, che un tempo erano chiamate "La tomba". Il pavimento è coperto da scheletri.
Sul muro c'è un foro.

+ Prendi un osso
+ Infila l'osso nel foro

Una lama si abbatte di colpo, tagliando l'osso come fosse burro. Per fortuna non era il tuo braccio! Pian piano, si allarga una fessura...

+ Posa l'osso
+ Entra nella fessura

Sei in una piccola stanza quadrata, un tempo utilizzata come ripostiglio degli attrezzi. Dal soffitto trapela un po' di luce.
Vedo una mazza ferrata

+ Prendi la mazza
+ Sali

In effetti il soffitto del ripostiglio è una botola. La sposti a fatica, e dopo essere passato si richiude pesantemente alle tue spalle, bloccando il passaggio.

+ Vai a est
+ Vai a nord

Ti trovi all'interno di una lunga sala, così lunga da sembrare un corridoio. È costeggiata da due file di colonne che sostengono il soffitto a volte.
Nonostante la loro età e i segni del tempo, le colonne mostrano perfettamente la maestria di chi le scolpì.
Al centro della sala, vedi una piccola colonna di marmo posizionata su un basso piedistallo.

+ Guarda la colonna

La colonnina presenta un intarsio luminoso e argentato.
Riporta la metà di una potente parola magica: "ID"

+ Vai a sud > Vai a est
+ Posa il paracadute
+ Vai a ovest > Vai a ovest > Sali > Vai a est > Scendi > Vai a ovest > Vai a nord

Sei nella biblioteca del castello, i muri sono stipati di ripiani e scaffali, carichi di libri di ogni sorta.
Al centro della stanza, davanti a una pregiata poltrona, vedi un leggio in ferro battuto.
Sul leggio, vedo un libro chiuso.

+ Apri il libro

Dalle vecchie pagine ingiallite spunta un foglietto bruciacchiato.

+ Prendi il foglio
+ Leggi il foglio

Anche se bruciacchiato, è ancora possibile leggere una parola.
C'è scritto soltanto: "IOTA"

+ Posa il foglio
+ Pronuncia IOTAID

La parola magica rimbomba tra gli antichi archi...
Una scaffalatura a parete ruota su se stessa. Dietro, scorgi un'ampia sala.

+ Vai a ovest

Ti trovi nella vecchia sala del trono, dove il re si occupava del regno, prendeva decisioni e incontrava ambasciatori...
Lungo le pareti, due nicchie che ospitavano le guardie del re. Il maestoso trono di legno è interamente decorato e intarsiato.
Davanti al trono, noti una porta murata che forse un tempo era l'ingresso del corridoio.

+ Siedi sul trono

Il cuscino non è comodo come speravo.

+ Prendi il cuscino

Sotto il cuscino, c'è un astuccio di legno.

+ Posa cuscino
+ Apri l'astuccio

Nell'astuccio c'è una vecchia pergamena.

+ Prendi la pergamena
+ Vai a est

Vedo un libro sul leggio.
Vedo un foglietto bruciacchiato.

+ Leggi il libro

È un vocabolario di antico ladino.
Contiene una raccolta di termini in ladino, ognuno con la relativa traduzione in italiano e alcuni commenti.

Le parole sono elencate in ordine alfabetico, dalla A alla Z. C'è anche un capitolo contenente proverbi, espressioni e regole grammaticali e di pronuncia. Non hai mai visto un dizionario prima d'ora?

+ Traduci la pergamena

Riporta: "Soltanto col SENNO potrai uscire dal labirinto"

+ Posa la pergamena
+ Vai a ovest > Vai a nord
+ Guarda la tavola

Sul bordo del tavolo, c'è incisa una frase:
"Il falso re ci ha traditi; le parole della corona glielo ricorderanno anche da morto"

+ Vai a sud > Vai a est > Vai a est
passare la stanza degli specchi potrebbe richiedere qualche tentativo...
+ Vai a nord (e continua ad andare a nord, fin quando non arrivi alla stanza del re)
+ Vai a ovest > Vai a nord

Sei nella sala della musica, dove si tenevano feste e si organizzavano giochi e altre attività per allietare chi viveva al castello.
Ormai restano soltanto ragnatele.

Vedo un liuto.
Vedo una zampogna.
Vedo un sigolot.

+ Guarda la zampogna

Questo strumento veniva utilizzato dai malgari sui monti, per allietare le mucche al pascolo.
Non veniva mai utilizzato in paese, per evitare di disturbare (per quanto in vallagarina qualcuno la suoni tutt'oggi, anche in assenza di vacche).

+ Guarda sigolot

Questo strumento è un flauto di corteccia. In ladino si chiama sciboloc, è ottimo per accompagnare la lettura di un bel libro.

+ Prendi il sigolot
+ Vai a ovest > Vai a ovest > Vai a ovest > Vai a sud

Ti trovi nella cella dell'alchimista.
È piena di crogioli, pestelli, alambicchi e numerosi altri oggetti a cui non sapresti neanche dare un nome. Sugli scaffali sono disposti libri pesantissimi relativi a magia, alchimia e sortilegi. Al centro della stanza, un tavolino con le gambe scolpite a mo' di zampe di qualche mostro che sembra uscito da un incubo. Sul tavolino, un enorme libro in cuoio nero:

"L'Apprendista Stregone (Spina del Mul)"

+ Suona il sigolot
+ Posa il sigolot
+ Leggi il volume

Riesco a distinguere una sola parola:

"BIGSQUIT"

+ Vai a nord > Vai a est > Vai a sud > Vai a ovest


Sei nel salone principale, pieno a tal punto di costosissimi divani e poltrone che è impossibile contarli. Noti anche un enorme caminetto, la cornice in pietra scolpita, al centro di una delle pareti. Nonostante il fuoco sia spento da secoli, sembra ci sia una fioca luce rossa che si muove e illumina tutto.

Sul pavimento, vedo una marmotta.

+ Prendi la marmotta

La marmotta è amichevole, e ti aspettava con ansia. Saltandoti tra le braccia, ti rivolge la parola: "Sei la nostra unica speranza! Quando giungerà la Grande ora dovrai rivolgerti al cielo e suonare la tromba d'argento e liberare il popolo dei Fanes rifugiato sotto terra da secoli assieme a noi marmotte!"

+ Vai a sud > Vai a est > Vai a sud > Vai a ovest
+ Sali > Vai a est > Scendi > Scendi > Vai a nord
+ Pronuncia BIGSQUIT

La marmotta cresce fino ad assumere dimensioni impressionanti...
ti guarda attentamente...
guarda attentamente anche l'orco...
La marmotta assale l'orco, lo divora, e in seguito si congeda per un pisolino digestivo.

+ Vai a sud > Sali > Sali > Vai a nord
+ Scendi > Vai a ovest > Vai a ovest

Sei nella grande sala da pranzo.
Vedo una ciotola colma di lattemiele.

+ Prendi la coppa
+ Vai a sud > Vai a ovest

Ti trovi all'interno di una sala dalla forma allungata, sprovvista di mobilio.
Alle pareti sono appesi dei quadri che ritraggono tutti i re e le regine che nei secoli hanno regnato sul castello e sui suoi terreni. Sembra quasi che le tele di lancino occhiate maligne. Specialmente una, quella che ritrae il re dei Fanes.
Il suo sguardo sembra volerti maledire, e i suoi occhi carichi d'odio continuano a seguirti.

+ Vai a nord
+ Guarda l'armatura

Un'armatura da corteo, per sfoggiare ricchezze e possedimenti. Ne hai viste spesso nei musei, ma questa presenta una corona che sembra importante.

+ Prendi la corona
+ Guarda la corona

All'interno della corona è inciso quello che ha tutta l'aria di essere un incantesimo da leggere al momento giusto.

+ Guarda il sortilegio

Le parole "Falzarego, retréte" sono incise nella corona. Una frase in una lingua antica carica di un potere mistico.

+ Vai a nord > Vai a est > Vai a est > Vai a est
+ Sali > Vai a sud > Scendi > Scendi > Vai a nord
+ Vai a nord > Vai a ovest > Vai a sud

Ti trovi nella sala del tesoro, un'enorme stanza sorretta da massicce arcate. La sala si trova esattamente sotto la stanza del trono.
Vedo un capiente forziere.

+ Apri il forziere

Il fantasma del re dei Fanes si frappone tra te il forziere per difendere il suo tesoro dal forestiero che vuole sottrarglielo.

+ Bevi il lattemiele
+ Leggi il sortilegio
+ Sì (a voce alta)

Con un ultimo, disperato lamento, maledicendoti, il fantasma del re traditore torna nelle rocce in cui da secoli è intrappolato sul monte Lagazuoi.

+ Apri il forziere
+ Guarda il forziere

Del leggendario tesoro del re dei Fanes è rimasta soltanto una vecchia tromba, ma almeno è d'argento.

+ Prendi la tromba
+ Posa la corona
+ Vai a nord > Vai a ovest

Ti trovi nella legnaia, dove ben ordinati trovi rami e ciocchi di legno di diverse dimensioni.
Vedo un nano con un grosso diamante.

+ Presentati

Per quanto piuttosto perplesso per via della tua eccessiva confidenza...
- Sono Silvano, di nome e di fatto. Al vostro servizio. Ma il vostro volto mi è familiare. Ci siamo già incontrati altrove?
Inizi a elencare meticolosamente tutti i bar in cui ti sei fermato a bere almeno un bicchiere nel corso dell'ultimo mese.
Il nano ti ascolta, sempre più perplesso. In ogni caso...
Il nano è così contento di incontrare finalmente una persona gentile che ti regala il diamante.

+ Prendi il diamante
+ Rompi il diamante
+ Prendi la chiave
+ Posa la mazza
+ Vai a est > Vai a est > Vai a sud > Vai a sud > Sali
+ Sali > Vai a ovest > Scendi > Vai a est > Vai a est
+ Prendi il paracadute
+ Sali

Sei in cima alle scale. Anziché condurre a una porta, i gradini si interrompono direttamente contro una parete.

+ Spingi parete

Una porzione del muro si sposta ruotando su se stessa, facendoti finire dall'altra parte. Il muro si richiude alle tue spalle.
Ti trovi all'ingresso dell'enorme labirinto magico. Si narra che ogni passaggio porti a questa stanza, e che né uomini né cose possano sfuggire alla sua attrazione. A terra ci sono due scheletri.
Sul muro, noti una scritta tracciata col sangue:
"Impossibile fuggire da qui"

+ S (Vai a sud)
+ E (Vai a est)
+ N (Vai a nord)
+ N (Vai a nord)
+ O (Vai a ovest)

Ti trovi nella grande stanza segreta, sotto la torre del castello. Da fessure impossibili da scorgere entra un'aria gelida.
Vedo una leva.
Vedo un vecchio orologio a pendola, fermo.

+ Carica l'orologio

L'orologio riprende a funzionare.

+ Guarda l'orologio

Segna le undici e cinquantasette.

+ Guarda l'orologio

Segna le undici e cinquantotto.

+ Guarda l'orologio

Segna le undici e cinquantanove.

+ Guarda l'orologio

Segna mezzanotte in punto. Che si tratti della "Grande ora"?

+ Sali
+ Suona la tromba

Il suono dell'antica tromba risuona in tutta la valle, la sua eco raggiunge le montagne in lontananza.
Da lì si avvicina un piccolo punto nero, che man mano diventa sempre più grande. In poco tempo, arriva alla torre.

Un'aquila col becco di fuoco e gli artigli d'oro ti vede e si fionda su di te, con gli artigli protesi pronti a ghermirti.

Non hai modo di sfuggirle. L'aquila ti afferra e ti solleva, portandoti sempre più su.
L'aquila prosegue volando, mentre il terreno sotto di te scorre rapido... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... .
.. ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...in lontananza, riconosci il lago di Caldonazzo... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
All'improvviso, l'aquila lascia la presa. Cadi lentamente, mentre il sole tramonta.

 Sotto di te, vedi le acque scure del lago di Caldonazzo.

Il vento ti sospinge verso il centro del lago. Fortunatamente, riesci a fermarti su un piccolo scoglio nero.
Mentre ripieghi il paracadute, inizi a guardarti intorno:
Sei completamente solo, abbandonato su uno scoglio nero che affiora dalle gelide acque. Mi correggo. Non sei completamente solo.

Sulla sponda più vicina, riposa un enorme lucertolone con la testa da gatto. Risvegliato dal frastuono, ancora mezzo addormentato inizia a venire verso di te.
È senz'altro un Tatzelwurm, e non credo che si stia avvicinando soltanto per farti compagnia.

+ Suona la tromba

Il suono dell'antica tromba risuona in tutta la valle, la sua eco raggiunge le montagne in lontananza.
Vedi un puntino nero che man mano si avvicina, diventando sempre più grande. In poco tempo ti raggiunge,

è l'elicottero di mamma Provincia!

Lascia cadere una scaletta su cui sali tempestivamente.

Cominci a salire proprio mentre le fauci del Tatzelwurm si richiudono a pochi centimetri dai tuoi piedi.

Durante il viaggio fino a Trento, racconti la tua avventura e mostri la tromba d'argento, l'unico oggetto che sei riuscito a salvare.
Il sovrintendente alla cultura (che fortunata coincidenza!) si lascia scappare un grido d'emozione:
- Ma questa è una delle Timpenes, le trombe d'argento del popolo dei Fanes, si credevano perdute per sempre!
- Deve valere una fortuna! - aggiunge il pilota

L'elicottero arriva a Trento e atterra nel quartiere delle Albere
Vieni prontamente tratto in arresto per:
- Occupazione di suolo pubblico con rottami di aereo
- Violazione di castello privato
- Furto di bevande (e consumazione delle stesse)
- Maltrattamento a marmotte di nobili origini
- Furto di reperti archeologici
- Spostamento illecito di corone e gemme
- Ubriachezza molesta
- Stregoneria senza permesso
- Disturbo di lucertoloni protetti
...e la lista è lungi dall'esser completa.
In ogni caso, com'è giusto che sia, la tromba ti viene sequestrata e viene esposta nella collezione del MUSE, il museo locale.
Il sovrintendente alla cultura, ancora esaltato dalla scoperta, si fa avanti e ti difende.
Grazie alla sua parlantina sciolta vieni liberato, e ti viene inoltre consegnato un premio per la tua impresa:

Un biglietto * GRATIS *per una gita turistica sul lago di Braies!

In ogni caso, consolati: hai totalizzato 1000 punti e puoi vantarti di aver raggiunto le prodezze di

 "QUELLO DEL FORMAGGIO" (ndr. figura semi-mitologica trentina).

Dopo qualche giorno, sei in visita al lago di Braies, per approfittare della gita premio. 
Sei seduto ad assaporare un vin brulé e ammiri serafico il lago e le montagne.
Un boato sordo riempie l'aria, e la terra trema...
Sulla sponda opposta, scorgi una fila interminabile di gente che si guarda attorno, un po' spaesata.
"Saranno i soliti turisti della domenica", pensi.
Poco dopo, noti decine di cagnolini che corrono liberi tra i turisti.
Vieni colto da un dubbio e, impugnato il cannocchiale, guardi meglio.
Quella gente sembra uscita da un'epoca remota, e i cagnolini... non sono cagnolini, e neanche gatti... 

Sono tante marmotte...
Che il suono della tromba abbia realmente risvegliato il popolo dei Fanes?!

Ti saluto, ci vediamo alla prossima avventura!

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